Presentazione

Presentazione

Mi chiamo Lorena, una sarta che ha trovato la sua vera vocazione solo dopo aver affrontato un lungo viaggio. Sono nata nel marzo 1991 a Torino, da un papà sardo e una mamma calabrese. Crescendo in una famiglia con genitori impegnati lavorativamente, ho avuto la fortuna di essere seguita a livello scolastico da mia zia e mia sorella, che mi hanno accompagnata con amore e cura. Da piccola, andavo bene a scuola, ma non ero una studentessa eccellente. Tuttavia, ricordo con chiarezza il giorno in cui il mio maestro spiegò il concetto di superficie cubica. Fu l’unica volta in cui, nella mia classe, compresi subito l’argomento, mentre gli altri lo studiavano ancora. In quel momento, capii che la geometria sarebbe diventata la mia materia preferita, una passione che mi avrebbe accompagnato negli anni.

Il percorso scolastico si è poi evoluto, ma non sempre in linea con i miei sogni. Quando arrivò il momento di scegliere la scuola superiore, il mio desiderio era di iscrivermi a un istituto di moda nel cuore di Torino. Ma mia mamma, preoccupata per la distanza, mi convinse a iscrivermi a un istituto tecnico vicino casa. Anche se quella scelta mi permise di fare amicizie che conservo tutt'ora, dal punto di vista lavorativo mi sentivo come Ulisse nelle terre di Calipso: distante dalla mia vera essenza, quasi irraggiungibile. 

Dopo il diploma, iniziai a lavorare come commessa in vari negozi di scarpe e abbigliamento, ma sapevo che quello non era il mio posto.A 23 anni conobbi quello che sarebbe diventato il papà dei miei figli non chè mio attuale marito, Federico. Andammo subito a vivere insieme, e due anni dopo arrivò il nostro primo figlio, Leonardo. I mesi passavano e la mia maternità facoltativa era arrivata agli sgoccioli. L’idea di dover tornare a lavorare in un centro commerciale e di lasciare mio figlio di soli 8 mesi mi angosciava. Così, insieme a Federico, decidemmo di cambiare direzione. Il mio sogno era sopito, ma non cancellato. Decisi di iscrivermi all’Istituto di Moda Montesano, nel 2017, pronto ad abbracciare una nuova avventura che mi avrebbe finalmente avvicinato alla mia vera passione.

Fu allora che la geometria, la mia materia del cuore, tornò a farsi strada. Ogni lezione era come un pezzo del puzzle che stavo cercando di completare. La matematica e la precisione si fusero con l’arte del cucito, e il mio percorso sartoriale divenne sempre più chiaro. Nel frattempo, arrivò la mia seconda bimba, Adele. Anche se interruppi le lezioni per un mese e mezzo, portai con me la mia bambina a scuola, trovando il modo di conciliare la maternità con la formazione. Mentre imparavo le tecniche del mestiere, Adele se ne stava tranquilla nel suo ovetto, e io imparavo con passione a realizzare impunture e imbastiture.

Gli anni passarono rapidamente e, lentamente, iniziai a lavorare per alcune clienti fidate, fino a quando la pandemia non mi costrinse a fermarmi. In quel periodo, la mia passione per il cucito venne a galla più che mai: cominciai a produrre e vendere mascherine in cotone, un progetto che mi fece conoscere da molte persone. Nel 2021 mi diplomai e, pochi mesi dopo, aprii la mia partita IVA, dando finalmente forma al mio sogno. 

Ora, dopo tanti anni di lavoro, sacrifici e intuizioni, posso dire di essere arrivata a Itaca, la mia casa, il mio luogo di realizzazione. Ogni pezzo che creo è frutto della mia esperienza, della geometria che amo e della passione che metto in ogni dettaglio. La mia storia è quella di una donna che ha trovato la sua strada, con la consapevolezza che ogni passo, anche il più lontano dalla meta, è stato necessario per arrivare dove sono oggi. Siamo finalmente arrivati a Itaca.

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